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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Il pentito Bonaventura: “La mano della ‘ndrangheta dietro l’attentato di Roma”

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Per il pentito Luigi Bonaventura un ‘chiaro, chiarissimo messaggio’ “La mano della ‘ndrangheta dietro l’attentato di Roma” di Paolo De Chiara “Sono disperato, cercavo il gesto eclatante, puntavo ai politici”. Queste le parole pronunciate dal disoccupato calabrese Luigi Preiti , 49 anni. Il protagonista della sparatoria in piazza Colonna. A Roma, tra Palazzo Chigi e Montecitorio. Nel giorno del giuramento del Governo Letta, targato Pd-Pdl. Due carabinieri colpiti dai proiettili. Era arrivato a Roma con il treno, dalla Calabria. L’uomo che voleva ‘uccidere i politici’ è di Rosarno, residente da molti anni ad Alessandria in Piemonte. Non è un pazzo, ha agito con premeditazione. È accusato di tentato omicidio, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. ‘Un’iniziativa isolata’ per il procuratore aggiunto della Procura di Roma Pierfilippo Laviani e per il sostituto Antonella Nespola. Per il ministro degli Interni, Angiolino Alfano : “Non risultano contatti di Preit

IL PROGETTO. CULTURA della LEGALITA’ nelle Scuole molisane.

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I LEZIONE CULTURA DELLA LEGALITÀ… con gli studenti del ‘L. Pilla’ di Venafro. Abbiamo parlato di Legalità… senza dimenticare Pio La Torre e Lea Garofalo. IL PROGETTO. CULTURA della LEGALITA’ nelle Scuole molisane.  Venerdì 26 aprile 2013, Sesto Campano, ore 9.00/10.30;  Venafro, ore 11.00/12.30. Martedì 30 aprile, Venafro, ore 9.00/12.30. Venerdì 3 maggio, Sesto Campano, ore 9.00/10.30; Venafro, ore 11.00/12.30. Venerdì 17 maggio, Venafro, ore 16.30

LA CULTURA della LEGALITA' a CAMPOMARINO (Molise)

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CULTURA DELLA LEGALITA'  Scuola Media 'Carriero', CAMPOMARINO  Martedì 23 aprile, dalle ore 10.30  Abbiamo parlato di Costituzione , di Legalità , di Molise (Isola Infelice) e della drammatica storia di Lea GAROFALO , la donna che sfidò la 'ndrangheta. Grazie di Cuore per l'invito. Paolo De Chiara

IL CORAGGIO DI DIRE NO. L'intervento del Procuratore Capo della DDA di Campobasso, Armando D'ALTERIO.

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Formia, 18 aprile 2013 L'intervento del Procuratore Capo della DDA di Campobasso, Armando D'ALTERIO. IL CORAGGIO DI DIRE NO... a FORMIA.   “DONNE DI ANTIMAFIA: LA STORIA DI LEA GAROFALO”. Sala consiliare “Ribaud” del Comune – Piazza Municipio, 1 SALUTI: Elvio Di Cesare   (Segr. Naz. Ass. Caponnetto);   Antonio Turri   (Pres. Ass. “I cittadini contro le mafie”):   Michele Falco   (Editore) INTERVENTI: Paolo De Chiara   (Autore del libro); Patrizia Menanno  (Ass. Caponnetto),  Paola Primicerj  (Coord. Ufficio Giudice di pace Cassino); Enrico Fierro  (“Il Fatto Quotidiano”, autore della Prefazione); Marilena Natale  (“La Gazzetta di Caserta”); in collegamento skype  Giulio Cavalli  (Attore e scrittore, autore dell’Introduzione); Armando D’Alterio   (Proc. DDA Campobasso) MODERATORE: Luca Teolato   (“Il Fatto Quotidiano”)

FORMIA, presentato Il Coraggio di dire No (18 aprile 2013)

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“DONNE DI ANTIMAFIA: LA STORIA DI LEA GAROFALO” Bellissima e interessante iniziativa a Formia, per ricordare Lea Garofalo… ma anche TUTTI i Testimoni di Giustizia. Loro hanno bisogno del nostro aiuto. GRAZIE DI CUORE  all’ Ass. “A.Caponnetto”  e ai   “I Cittadini contro le mafie” . A  Elvio Di Cesare  (Segr. Naz. Ass. “Caponnetto”) ad Antonio Turri  (Pres. “I cittadini contro le mafie”), a Michele Falco  (Editore) A  Patrizia Menanno  e  Letizia Giancola  (Ass. “Caponnetto”),  Paola Primicerj  (Coord. Ufficio Giudice di pace Cassino);  Enrico Fierro  (“Il Fatto Quotidiano”, autore della Prefazione);  Marilena Natale  (“La Gazzetta di Caserta”);  Giulio Cavalli (Attore e scrittore, autore dell’Introduzione); Armando D’Alterio  (Proc. DDA Campobasso),  Luca Teolato  (“Il Fatto Quotidiano”) Armando D’ALTERIO (Proc. DDA Campobasso), con Marilena Natale de la Gazzetta di Caserta e Luca Teolato de Il Fatto Quotidiano ‘Follie notturne’, scatto di Maril

NON SIAMO NOI A DOVER AVERE PAURA, da LA VOCE, Liceo San Nilo – ROSSANO

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GRAZIE DI CUORE… l’articolo che  Graziella Avena (Classe III v.o. Sez. C) ha curato per  LA VOCE ( periodico indipendente di Rossano e circondario ) – marzo 2013: “Non siamo noi a dover avere paura” – il Liceo San Nilo di ROSSANO (Cosenza) incontra Paolo De Chiara, autore del libro “Il coraggio di dire no”.

IL CORAGGIO DI DIRE NO...a FORMIA

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IL CORAGGIO DI DIRE NO… a FORMIA   Giovedì 18 aprile 2013, ore 17.00   L’Associazione “Antonino Caponnetto” e “I Cittadini contro le mafie”, con il patrocinio del Comune di Formia e in collaborazione con l’Associazione “La Magica” presentano: “DONNE DI ANTIMAFIA: LA STORIA DI LEA GAROFALO” Sala consiliare “Ribaud” del Comune – Piazza Municipio, 1 SALUTI: Elvio Di Cesare   (Segr. Naz. “Associazione Caponnetto”); Antonio Turri   (Pres. Ass. “I cittadini contro le mafie”): Michele Falco   (Editore) INTERVENTI: Paolo De Chiara   ( Autore del libro); Patrizia Menanno  (Ass. "Caponnetto"),  Paola Primicerj  (Coord. Ufficio del Giudice di pace Cassino); Enrico Fierro  (“Il Fatto Quotidiano”, autore della Prefazione); Marilena Natale  (“La Gazzetta di Caserta”); in collegamento skype  Giulio Cavalli  (Attore e scrittore, autore dell’Introduzione); Armando D’Alterio  (Proc. Capo DDA Campobasso) MODERA: Luca Teolato   (“Il Fatt

CASO LEA GAROFALO (4 udienza Milano), parla la BESTIA 'ndranghetista Carlo Cosco

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OMICIDIO LEA GAROFALO  IV Udienza del 16 aprile 2013  I Corte d'Assise d'Appello di Milano Parla il mafioso Carlo Cosco, l'assassino della sua ex compagna DUE PUGNI. "Non l'ho strangolata, dopo che le ho dato due pugni aveva gia' perso conoscenza, quando ha picchiato la testa per terra secondo me era gia' morta e ha iniziato a perdere sangue".  LA SCUSA . "Era verso le sette e qualcosa io, Venturino e Lea siamo saliti, abbiamo visto la stanza del letto e abbiamo parlato del bagno che era tutto vecchio, da rifare. Man mano che parlavamo sono successe delle parole (testuale, ndr). 'Non ti faccio piu' vedere Denise. Sei sempre uno str..., hai la testa che avevi prima, dicevi che la casa non ce l'avevi e invece ce l'hai', mi ha detto lei. 'Ma la casa non e' mia', ho risposto e lei mi ha detto che non se ne voleva andare piu' e non mi avrebbe piu' fatto vedere Denise".  DOPO L'OMICI

CASO GAROFALO – L’eco di un no, Lea e la sua lotta alla ‘ndrangheta

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“Cominciamo dalle piccole cose, dal non gettare la carta per terra , dal non danneggiare ciò che ci circonda per esempio, interessiamoci della quotidianità, non deleghiamo tutto ai politici, ognuno faccia il proprio dovere: anche questa è politica.” Con queste parole si è conclusa la presentazione del libro“Il coraggio di dire no” di Paolo De Chiara. I fatti di cronaca narrati nel libro riguardano la nota vicenda di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dall’ex compagno Carlo Cosco il 24 novembre 2009 e della sua personale lotta alla ‘ndrangheta, personale perché Lea ha sempre lottato da sola, nessuno mai le ha davvero teso la mano, nemmeno chi aveva tutte le carte in regola per farlo. “Oggi e dopo tutti i precedenti mi chiedo ancora come ho potuto anche solo pensare che in Italia possa realmente esistere qualcosa di simile alla giustizia…”. Scriveva così, sei mesi prima di morire. Della vita, della mafia, delle ingiustizie Lea aveva solo da insegnare, sapeva tutto perché

CASO GAROFALO, Intervista

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da L'INCHIESTA del 10 aprile 2013

LEA GAROFALO, DELITTO DI 'NDRANGHETA, III Udienza (12 aprile 2013)

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DELITTO DI 'NDRANGHETA "DOVEVAMO AMMAZZARE ANCHE DENISE, SECONDO CARLO COSCO" III Udienza, Lea Garofalo (12 aprile 2013) I Corte d'Assise d'Appello di Milano PARLA il collaboratore Carmine VENTURINO (l'ex fidanzatino di Denise): "Loro sono una potente famiglia di 'ndrangheta. Carlo Cosco, soprattutto, è un uomo molto pericolo, molto influente, con molte amicizie. Carlo COSCO non decide lui di uccidere Lea Garofalo, questo è un omicidio imposto dalla 'ndrangheta...".  Video tratto dal TgLa7 del 12 aprile 2013 ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ LA FIGLIA DI LEA GAROFALO RICONOSCE I  GIOIELLI DELLA MADRE Nell'udienza per il processo d'appello Denise Cosco identifica gli oggetti ritrovati insieme ad alcune ossa della donna scomparsa nel 2009. Il padre,  che si è attribuito la responsabilità dell'omicidio,  verrà sentito il 16 aprile  A quasi due anni di distanza Denise Cosco torna a seders

MODENA, presentazione IL CORAGGIO DI DIRE NO (12 aprile 2013)

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Presentazione de IL CORAGGIO DI DIRE NO, Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta… a Modena. Grazie di Cuore all’Ass.  L’Asino che vola , al  Presidio di Libera ‘Lea Garofalo’ , a Marco Cugusi  e ad  Anna Sannino  per il loro necessario impegno. Tutti insieme possiamo e dobbiamo fare molto. GRAZIE!!! Paolo De Chiara da:  http://www.noidonne.org/blog.php?ID=04225 Il coraggio di dire no la donna che sfidò la 'ndrangheta inserito da  Laura Caputo Ieri sera 12 aprile alle 21, presso il Teatro Tenda di Modena, con il patrocinio di Libera delle Terre di Castelli1, Paolo De Chiara, coadiuvato da Marco Cugusi dell'Associazione Culturale l'Asino che vola, ha presentato il suo libro Il coraggio di dire no, narrazione esatta e dettagliata della vicenda di Lea Garofalo, la donna che sfidò la 'ndrangheta. Paolo De Chiara è un giovane giornalista molisano che ha sentito la necessità di ricercare la verità storica di un omicidio-femmicidio che, pr

OMICIDIO LEA GAROFALO, parla Carmine Venturino (II Udienza, 11 aprile 2013)

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CASO LEA GAROFALO II UDIENZA, Corte d'Assise d'Appello di Milano PARLA L'EX FIDANZATINO DI DENISE (figlia di Lea), Carmine Venturino IL CORPO BRUCIATO. "Mentre il corpo bruciava, spaccavamo le ossa con una pala". L'ARMA DEL DELITTO, LA CORDA.  ..."le era entrata nella carne e lei aveva molti colpi in faccia, una parte della faccia era schiacciata".  IL CADAVERE. "Aveva dei colpi in faccia, i vestiti strappati sul petto e un laccio verde sul collo con cui era stata strangolata, c'era del sangue, aveva preso molti colpi in faccia, e la corda aveva lacerato la carne". Video tratto da TelenovaMSP

'NDRANGHETA: Carlo Cosco, un guappo di cartone

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GUAPPO DI CARTONE!  Il dito sotto l'occhio destro... un segnale per qualcuno?  Milano, 9 aprile 2013 - I udienza, II grado di giudizio. Dopo gli ergastoli è arrivata la strategia dei Cosco? Gli affari non si possono gestire dal carcere? Meglio avere qualche fratello (fuori) che si occupi del clan? Una bestia (pm Sandro Dolce), un vigliacco (pm Marcello Tatangelo) come Carlo Cosco (che vuole giocare a fare il boss) non si accusa facilmente di un omicidio. Si è comportato così (le promesse, la speranza, la disponibilità) con Lea (in vita) e ora sta cercando di fare la stessa cosa con la figlia Denise. La strategia criminale è chiara.

CASO Lea GAROFALO. Iniziato l’APPELLO.

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“Sappia Carlo Cosco che nessuno lo perdonerà mai per quello che ha fatto. Ne' Denise, ne' io, ne' tutti i miei parenti''. Lo ha detto all'Ansa, Marisa Garofalo, sorella di Lea, riferendosi alla confessione in aula a Milano, in Corte d'assise d'appello, di Carlo Cosco, compagno della vittima, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Lea Garofalo. Milano, 9 aprile 2013 - I udienza, II grado di giudizio. Dopo gli ergastoli è arrivata la strategia dei Cosco? Gli affari non si possono gestire dal carcere? Meglio avere qualche fratello (fuori) che si occupi del clan? Le prossime udienze saranno fondamentali per capire...   Cosco in tribunale: «Ho ucciso io Lea Garofalo» L’ex compagno, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della donna che lo aveva accusato, ammette per la prima volta la propria responsabilità «Mi assumo la responsabilità dell’omicidio di Lea Garofalo». Carlo Cosco, ex compagno della v