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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

CARTA CANTA, agosto 2011 – Gli amici molisani di “Vasa Vasa” (Totò Cuffaro)

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“Cuffaro è ritenuto responsabile di aver favorito Cosa Nostra, in particolare il manager della sanità siciliana Michele Aiello, considerato il prestanome del boss Bernardo Provenzano”.   di Paolo De Chiara ( dechiarapaolo@gmail.com ) “Parliamo della vicenda di Totò Cuffaro.  Lo conosco personalmente e posso assicurare che è una persona di grande spessore.  Al di là del caos dei media, Cuffaro è stato condannato per un reato, a causa di una piccolezza: avendogli un poliziotto confidato che un suo amico personale era sotto intercettazione, pur non sapendo se fosse mafioso o meno, Cuffaro gli ha semplicemente detto: guarda che tu sei sotto intercettazione. Certo è un reato, è oggettivo, ma nella sua sostanza è banale”. (Raffaele Mauro, consigliere regionale Molise, La Voce del Molise, 5 agosto 2011) “Non ho difficoltà a dirlo: mi vanto di essere suo amico. Anzi andrò presto a visitarlo.  Sono molto amico di Cuffaro e lo stimo tantissimo. Io non credo nella sua colpevolezza.  Ma credo ne

Il Partito Disorientato del Molise

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La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta di Paolo Di Laura Frattura alle primarie per le prossime regionali. Una vera e propria “frattura” per il centro-sinistra. di Paolo De Chiara ( dechiarapaolo@gmail.com ) Non trova pace la creatura politica del giovane segretario regionale Danilo Leva. Sono partiti gli attacchi. I dirigenti cominciano a criticare le scelte illogiche e fallimentari. Anche gli iscritti e i simpatizzanti cominciano a prendere le distanze. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta di Paolo Di Laura Frattura alle primarie per le prossime regionali. Una vera e propria “frattura” per il centro-sinistra. Una risposta un po’ tardiva. Ma non inutile. Si poteva chiedere un confronto serio, ad esempio, dopo l’inciucio di Venafro? Dopo le sconfitte politiche di Roberto Ruta? Dopo il ritorno di quest’ultimo alla vita politica attiva (“Ho realizzato il sogno della mia vita, quello di fare politica ai massimi livelli. Oggi prendo atto della

Voglio la verità, mi costituirò parte civile

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(di Paolo De Chiara - dechiarapaolo@gmail.com) Sono trascorsi tre anni da quella assurda morte. Era il 29 luglio del 2009 quando il giovane rumeno, Gheorghe Radu, perse la vita nei campi di lavoro molisani . Raccoglieva, in nero, i pomodori per un’Azienda di Torremaggiore. Nessuno si preoccupò di aiutarlo. Gheorge aveva 35 anni. Con una moglie e una figlia. Che da tre anni, insieme, ricordano l’uomo della loro vita. Il giovane bracciante venuto in Italia per fare fortuna. Per dare un futuro dignitoso alla sua famiglia. Maria e Valentina non vogliono dimenticare. Da tre anni rincorrono la verità. Per capire cosa è successo quel maledetto giorno nei campi di Nuova Cliternia. Le due donne sono rimaste sole a condurre questa battaglia. Che riguarda tutti. Nell’ultima manifestazione davanti alla croce, fatta erigere da Maria, una donna coraggiosa e dignitosa, proprio nel luogo dove è stato ritrovato il cadavere, poche erano le persone presenti. Nessun rappresentante delle Istituzioni ha r

INTERVISTA AL MAGISTRATO LUCA TESCAROLI, il PM che ha sbattuto in carcere gli assassini di Giovanni FALCONE

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“Chi serve lo Stato diventa un losco figuro  e il mafioso diventa un eroe” di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com) Luca Tescaroli, oggi, è sostituto procuratore a Roma. È stato pubblico ministero nel processo di Capaci, dove lo Stato ha condannato gli assassini del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti della scorta. Ha condotto le indagini sui mandanti occulti per le stragi e si è occupato del processo Calvi-Ambrosiano. Ha scritto Perché fu ucciso Giovanni Falcone (2001), “I misteri dell’Addaura… ma fu solo Cosa Nostra?” (2001), “Le faide mafiose nei misteri della Sicilia” (2003), “Le voci dell’oblio… Il silenzio di coloro che non possono più parlare” (2005). Il magistrato antimafia è intervenuto a Isernia per presentare il libro “Colletti Sporchi. Finanzieri collusi, giudici corrotti, imprenditori e politici a libro paga dei boss”, un volume scritto a quattro mani con il giornalista Ferruccio Pinotti. Perché l’esigenza di scrivere un libro sui “Collet