Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2011

CARTA CANTA, maggio 2011 (2) - MOLISE, L’ELDORADO DELLE MAFIE

Immagine
MOLISE, L’ELDORADO DELLE MAFIE di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com) “Questa regione non è l’«Eldorado» delle mafie, non è il luogo in cui possono essere realizzate impunemente impianti impattanti, discariche incontrollate o altri tipi di iniziative che sono in grado di danneggiare i cittadini o il territorio in cui vivono”. Michele Iorio, presidente Regione Molise, 24 novembre 2010 “Il nostro è un popolo di timorati di Dio, lontano dal disprezzo delle regole e legato agli uomini della sicurezza pubblica da rispetto, affetto e riconoscenza. … Questa terra ha bisogno di certezze, di speranza, di valorizzare vocazioni e peculiarità, di dare spazio ai talenti che ha, non di avvitarsi, vergognandosi, su mali che non ha”. Gianfranco Vitagliano, Assessore Regionale alla Programmazione, 13 luglio 2009 “…Moccia (Francesco, ndr) doverosamente segnalato dalla Guardia di Finanza di Termoli come legato da stretti legami familiari e di affari con Angelo Marrazzo coinvolto in vicende g

Elemosina fuorilegge

Immagine
A Isernia il sindaco Melogli, che dice “no agli immigrati”, annuncia: “Non siamo in India” di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com) “La faccio per un fatto d’immagine”. Ecco la parola chiave. L’immagine. Il sindaco di Isernia, Gabriele Melogli (che si ama definire indipendente, ma molto vicino al PdL), ha annunciato un’ordinanza che vieterà l’elemosina: “la faremo dopo le tante richieste dei cittadini”. E della stampa locale. Che il 24 aprile scorso scrive: “servirà anche per evitare comportamenti molesti nei confronti dei cittadini oppure per scongiurare che la richiesta di elemosina sia propedeutica ad altro tipo di reato”. Dello stesso avviso il comandante dei Vigili Urbani, Giulio Castiello (nominato da Melogli): “abbiamo suggerito al sindaco di firmare l’ordinanza che ci dia gli strumenti per intervenire”. Abbiamo avvicinato il sindaco. Per capire il “pericolo” che corre il piccolo capoluogo pentro. E per registrare il suo ragionamento. Lo abbiamo intervistato lo scorso 28

CARTA CANTA, novembre 2009 - LA COERENZA PRIMA DI TUTTO

Immagine
“…io sono anche fazioso, ci sono persone che non mi piacciono e la mia più grande preoccupazione è farglielo sapere”.  Il maestro Enzo Biagi “Che tempo che fa”, puntata del 23 aprile 2006. La coerenza prima di tutto di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com) “Non viviamo nel paese dei balocchi ma in un contesto in cui, purtroppo, si devono avere gli occhi puntati sulla realtà delle cose, per questo vorrei significare che laddove si volessero usare cariche e poltrone per soddisfare interessi personali prevaricando quelli di tutti, la mia posizione sarà sempre quella di netta contrarietà e se possibile di forte intransigenza”.  (Massimiliano Scarabeo, cons. comunale di Venafro, consiglio comunale, 24 ottobre 2005, Altromolise.it) “Da troppo tempo ormai assistiamo impotenti agli indecorosi “balletti” posti in essere in Consiglio regionale dalle forze politiche della maggioranza le quali sembrano agire solo in nome dei loro interessi, nel totale spregio della dignità dei molisani”.  (M

CARTA CANTA, maggio 2011 - Perdere con soddisfazione

Immagine
Perdere con soddisfazione di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com) "C’è qualcuno in Italia che sa cosa sta succedendo da molti anni nel Molise? E’ la più piccola regione italiana (o almeno quella che ha meno abitanti, 320mila, secondo le ultime stime) governata dal presidente Michele Jorio del Popolo della Libertà, vicino a Berlusconi. Andrà alle urne soltanto tra un anno. Ma l’opposizione composta dal partito democratico, dall’Italia dei Valori e da Sinistra e libertà, è debole, per non dire in buona parte inefficace e inefficiente". Nicola Tranfaglia, scrittore, storico e giornalista, L'Italia si è fermata in Molise, l'Unità, 16 marzo 2010 “Sono particolarmente soddisfatta del risultato del mio comune e di una parte dell’area del Fortore. Ho vinto nel mio comune e sono estremamente soddisfatta”. Micaela Fanelli, candidata (e sconfitta) alla presidenza della Provincia di Campobasso, 17 maggio 2001, Altromolise.it “Il 31 per cento è un risultato buono di

Informatizzare la giustizia

Immagine
In attesa della visita del Ministro Brunetta il presidente del Tribunale di Isernia non si sbilancia.  (di Paolo De Chiara – dechiarapaolo@gmail.com) “In un clima così acceso, certamente stupido e inopportuno, sarebbe gettare benzina sul fuoco . Questo in un contesto nel quale io sono di quei magistrati che ritiene che il magistrato deve fare il magistrato. Non può fare l’opinionista”. Con questa avvertenza è iniziata l’intervista al Presidente del Tribunale di Isernia Guido Chionni. Con il magistrato non c’è stato verso di affrontare la “riforma” della Giustizia (“Del processo breve non voglio parlare”). Su questo argomento Chionni si è dimostrato intransigente. E, allora, abbiamo analizzato i problemi della giustizia, gli attacchi quotidiani che la magistratura subisce dalla classe politica e l’informatizzazione annunciata dal ministro Brunetta. Che nei prossimi giorni farà visita al Tribunale del capoluogo pentro. Ma questa “riforma” risolve i problemi della giustizia? Cosa deve s

Dobbiamo porci a baluardo della Costituzione

Immagine
Il Procuratore di Isernia Paolo Albano ricorda la strage di Caiazzo. Senza dimenticare la nuova resistenza (di Paolo De Chiara - dechiarapaolo@gmail.com ) “Siamo in un momento di degrado. Più andiamo avanti e più diventa guerra questo scontro tra le varie Istituzioni”. In questo modo il Procuratore della Repubblica di Isernia ha commentato il violento attacco che sta subendo, quotidianamente, la magistratura. Con Paolo Albano siamo partiti dalla strage nazista di Caiazzo. La sua indagine più importante.  “Una strage terrificante” per Albano. I tedeschi uccisero donne e bambini.  Tutti trucidati con inaudita violenza per ordine di un giovane sottotenente della Wermacht. Nel 1994 a Santa Maria Capua Vetere venne condannato all’ergastolo il boia di Caiazzo ( Wolfgang Lehing-Emden) .  “ Un ufficiale tedesco – spiega il magistrato – voleva gloriarsi di atti eroici e decise di sterminare persone inermi, inventandosi che dal casolare in cui erano rifugiate avevano inviato segnali alle tru

Mio marito Gheorghe è morto come un cane

Immagine
Nel 20 08 il bracciante rumeno aveva 35 anni. Dopo tre anni sua moglie chiede giustizia. di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com) “Chiedo giustizia per la morte di mio marito. Sono passati tre anni e ancora è tutto fermo. Voglio conoscere la verità processuale, i responsabili devono essere individuati. Gheorghe è stato lasciato morire come un cane”. Con queste parole Maria, la moglie del giovane rumeno morto di lavoro in Molise, è intervenuta alla manifestazione organizzata per commemorare il bracciante agricolo. Che il 29 luglio del 2008, a soli 35 anni, trovò la morte nei campi di lavoro di Nuova Cliternia. Una piccola frazione di Campomarino.  In Molise. Dove il lavoro nero è pratica quotidiana. Soprattutto in quei territori, dove esiste un’alta percentuale di caporalato.  Nel rapporto Istat del 2010 (Noi Italiani. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo) si legge: “la quota di lavoro irregolare del Mezzogiorno è più che doppia rispetto a quella delle due ripartizi