DR MOTOR – Presidio alla stazione di Isernia


di Paolo De Chiara
ISERNIA. Nuovo presidio dei lavoratori della Dr Motor di Macchia di Isernia. “La motivazione – spiega il segretario della Fiom Molise, Giuseppe Tarantino (intervista contenuta nel video) – è sempre quella di dieci giorni fa. Siamo in sciopero da fine maggio ad oggi, per la rivendicazione degli stipendi per i dipendenti e per gli ex dipendenti della Dr. Oggi siamo qui perchè è successa una cosa grave. La Dr, a seguito del nostro sciopero, ha licenziato tre lavoratori, tra cui un delegato della Fiom. Un atto grave e intimidatorio”. La Fiom è stata chiara nella nota inviata ieri agli organi di informazione: “licenziamenti illegittimi, ingiustamente ricattatori e non a caso, senza alcun fondamento”. E’ lo stesso Tarantino a spiegare: “La Dr ci vuole intimorire rispetto allo sciopero e ai presidi che stiamo facendo. Illegittimi perchè sono stati effettuati tre licenziamenti durante uno sciopero con presidio in villa comunale. Abbiamo impugnato già i licenziamenti, andremo avanti con le vie legali e, parallelamente, con azioni sindacali, come questa di oggi. Chiediamo un tavolo urgente per poter portare a termine questa terribile e odiosa vicenda che stanno vivendo i lavoratori della Dr”. Un appello è stato rivolto alla politica regionale: “Ci rivolgiamo anche alla politica, che non è mai intervenuta. Solo la Prefettura, dove è stato fatto un incontro la settimana scorsa. Senza esito positivo per i lavoratori. Chiediamo il ritiro immediato dei licenziamenti”. I tre lavoratori licenziati sono Filippo Esposito, Angelo Pinelli ed Emidio Berardi. Al presidio presente un nuovo striscione: “Dr Motor… Ci vuoi licenziare…? Ci vuoi Denunciare…? Sempre i soldi ci devi dare!!!”



Questo il VIDEO del presidio organizzato dalla FIOM Molise:  


Questo è il comunicato integrale della Dr Motor, inviato nel corso della mattinata:
“La DR Motor Company spa in merito alla manifestazione tenuta in mattinata dalla Fiom, a cui hanno preso parte solo tre dipendenti in attività ed una decina di ex dipendenti (tra quelli in mobilità e quelli licenziati),  precisa che i licenziamenti disposti in data 8 giugno di tre dipendenti iscritti al sindacato sono stati eseguiti, ai sensi dell’art. 2119 c.c., per giusta causa e non rappresentano assolutamente atti infondati e ricattatori come il sindacato vuole far credere.
I tre dipendenti, e non tutti quelli iscritti alla Fiom che hanno manifestato nei giorni scorsi, hanno infatti assunto, anche attraverso precise dichiarazioni rilasciate agli organi d’informazione, un  comportamento denigratorio nei confronti della Società sia il 5 giugno 2013, in occasione dell’incontro con il Prefetto di Isernia, sia il 7 giugno 2013,  quando hanno organizzato e partecipato ad una manifestazione, tenutasi dinanzi l’abitazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione della DR, Massimo Di Risio. In questa occasione, in particolare, hanno assunto comportamenti intimidatori, ed altamente offensivi della dignità dell’Azienda e della persona del Presidente. Hanno inoltre diffuso notizie false ed in antitesi con quanto dichiarato dalla Società e con il piano predisposto per la salvaguardia dell’azienda e dei posti di lavoro, con conseguente discredito della credibilità della Società stessa e del Presidente.
In sintesi i tre dipendenti hanno assunto condotte che hanno fatto venir meno il rapporto di fiducia necessario per la prosecuzione del rapporto di lavoro.
Infatti il comportamento del lavoratore che, per la sua gravità, sia idoneo a compromettere la fiducia nei confronti del datore di lavoro e sia pregiudizievole per il perseguimento degli scopi aziendali configura una giusta causa di licenziamento.
Trattandosi di licenziamento per giusta causa, in base alla normativa vigente, nessun preavviso è stato riconosciuto e pertanto il rapporto di lavoro è cessato al momento della ricezione della relativa comunicazione.
In merito alla questione delle spettanze non retribuite, l’azienda precisa ancora una volta che da marzo 2012 sta regolarmente retribuendo i lavoratori in attività. Le spettanze a cui fa riferimento la Fiom risalgono agli ultimi mesi del 2011 e rientrano nella procedura di concordato in continuità avviata lo scorso 14 maggio e per la quale l’azienda non può far nulla se non procedere secondo tempi e modalità di legge. In ogni caso l’azienda precisa che le spettanze  dei lavoratori saranno corrisposte integralmente ed in via prioritaria rispetto a tutti gli altri creditori. Il medesimo regime si applica alle spettanze degli ex dipendenti in mobilità prima del 14 maggio 2013.
Per quanto concerne l’attivazione della cassa integrazione straordinaria l’azienda comunica di aver regolarmente adempiuto la procedura di attivazione.



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