CORRIERE.IT – Compagne e cognati, relazioni e parentele Vecchie Parentopoli nel «nuovo» Molise


I CONFLITTI D’INTERESSE DEL PD DI LAURA FRATTURA

Compagne e cognati, relazioni e parentele

Vecchie Parentopoli nel «nuovo» Molise

La Regione e le società del governatore: intreccio di interessi privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze


ROMA – «Che cosa vi ha uniti?», le chiede http://www.primapaginamolise.it. E lei, risoluta: «Una fortissima sintonia di pensiero». Senza sintonia con il governatore Paolo Di Laura Frattura, uomo che dovrebbe incarnare il rinnovamento dopo 12 anni di regno di Michele Iorio, l’ingegner Mariolga Mogavero non sarebbe certo arrivata fin qui. Ovvero, nella stanza dei bottoni della piccola Regione Molise, capo di gabinetto e segretario generale della nuova giunta di centrosinistra. Così da attirarsi le invidiose attenzioni di chi l’ha già acidamente battezzata «la governatrice».

Mariolga, però, è qualcosa di più. Tanto che per dipanare l’incredibile intreccio di interessi privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze che si addensa intorno alla figura del governatore, non si può che cominciare da lei, sua factotum. E da una società di consulenza, la Gap consulting di Campobasso, di cui l’ingegner Mogavero ha il 50%. Non è una società qualunque: si è candidata a fare un impianto a biomasse, per cui ha presentato apposita richiesta alla Regione. Ma nemmeno la titolare del restante 50% è una persona qualsiasi. Si tratta infatti della compagna del futuro governatore, Gilda Maria Antonelli.
Il 10 marzo del 2011 entrambe le signore escono di scena vendendo ai mariti. La quota di Mariolga Mogavero finisce alla società (Civitas) del suo consorte Luca Di Domenico. Quella di Gilda Maria Antonelli, invece, alla società (Proter) del suo compagno. Il 30 gennaio 2012 la Gap regala quindi il progetto della centrale alla Civitas di Di Domenico. In quel momento Di Laura Frattura è il capo dell’opposizione regionale: alle elezioni di novembre 2011 è stato sconfitto da Iorio, di cui a lungo era stato il braccio destro prima di passare al centrosinistra. Intervistato dal giornalista Paolo De Chiara respinge ogni sospetto di conflitto d’interessi. «Con le biomasse non ho nulla a che fare. Quando l’iter autorizzativo è partito non avevo nessun impegno politico. Se faccio politica non posso fare l’imprenditore», taglia corto. Passa un anno e diventa governatore, ventotto anni dopo suo padre Ferdinando, democristiano. Ma qui cominciano i problemi. Perché quando si hanno tanti interessi già è difficile guidare l’opposizione, figuriamoci la giunta. Soprattutto in una città piccola, dove le voci, talvolta insieme alle maldicenze, si rincorrono. E tutti si conoscono.
Luca Di Domenico, per esempio, conosce di sicuro l’ex sindaco Giuseppe Di Fabio. Non fosse altro perché sua sorella Marilina Di Domenico, candidata con Fratelli d’Italia alle ultime politiche, è stata assessore comunale. Inoltre la società delle biomasse ha lo stesso indirizzo di una onlus, la Seconda ala, che fa capo all’ex primo cittadino. Anni d’oro, per Campobasso, quelli di Di Fabio: anni in cui partiva il progetto delle Due torri, iniziativa edile milionaria della società Immobiliare le torri, controllata al 51% dall’attuale governatore. Iniziativa pensata per ospitare nientemeno che la nuova sede della Regione. Anche qui fra mille coincidenze.
Il costruttore, nonché socio di Di Laura Frattura alla partenza dell’operazione, è l’impresa Nidaco. I proprietari? Cotugno Nicandro, figlio di Cotugno Vincenzo, attuale consigliere regionale, e Giuseppina Patriciello, moglie di Vincenzo Cotugno e sorella dell’europarlamentare Pdl Aldo Patriciello. Vincenzo Cotugno, dettaglio, è in attesa di nomina ad assessore regionale: sarebbe il quinto, ma le norme dicono non più di quattro. Si dovranno quindi cambiare legge e statuto.
Coincidenze e intrecci però non finiscono qua. La società della centrale a biomasse del marito di Mariolga Mogavero, ricordate? Il 15 aprile scorso se la compra quasi tutta (il 99,5 per cento delle azioni) la C&t spa, nonostante un ricorso pendente al Tar. Si tratta di una società del settore energetico che controlla pure il 20% della Biocom. Che cos’è? Un’altra ditta del settore biomasse il cui restante 80 per cento era in mano allo stesso Paolo Di Laura Frattura, e che ha avuto dalla Regione Molise un finanziamento di 300 mila euro per realizzare un impianto a Termoli. Ma siccome il Comune non dà i permessi il contributo viene revocato, con immediato ricorso al Tar contro la Regione da parte del futuro governatore. Il progetto si scioglie, la società va in liquidazione e il 7 marzo 2013, due settimane dopo il voto, Di Laura Frattura si libera di quell’ingombrante pacchetto dell’80%.
A comprarlo è il liquidatore Vittorio Del Cioppo,sfortunato candidato alle regionali per l’Idv. Partito che ovviamente sostiene la giunta, come anche Sinistra ecologia e libertà. Unico consigliere vendoliano e capogruppo di se stesso, in un’assemblea regionale con 21 seggi e ben 14 gruppi dei quali addirittura nove composti da una sola persona, è Nico Ioffredi, cognato di Paolo Di Laura Frattura. È il marito di sua sorella Giuliana Di Laura Frattura, capo di gabinetto del questore di Campobasso.
14 maggio 2013 | 10:20
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LA REPLICA di Frattura... 

La lettera al direttore del Corriere della Sera

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La risposta di Sergio Rizzo
Voglio tranquillizzare il nuovo governatore del molise: non ho suggeritori. Fonti invece si', ne ho, e affidabili. Soprattutto pero' ci sono i documenti, come le carte societarie e le delibere, che sono abituato a leggere sempre prima di scrivere. Detto questo, non mi sfugge affatto che Paolo Frattura e' stato scelto dagli elettori. Nemmeno a lui pero' dovrebbe sfuggire l'obbligo di trasparenza assoluta che tocca a chi ricopre simili incarichi pubblici. Lo si deve a quegli elettori che l'hanno votato. E noi crediamo di aver fatto un po' di luce. Niente altro.

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da L’INDRO.IT di lunedì 2 Luglio 2012, ore 19:28

BIOMASSE IN MOLISE, CONFLITTO DI INTERESSI?

di Paolo De Chiara (dechiarapaolo@gmail.com)
Nel Comune di Campochiaro, in provincia di Campobasso (dove volevano far sorgere anche l’inutile aeroporto del Molise), verrà costruito un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse legnose della potenza di 0.99 MWe.
L’autorizzazione unica, contenuta nella determina dirigenziale n. 45 del 2012, porta la data del 4 maggio. A distanza di quasi due mesi continua il silenzio intorno a questa vicenda. Che vede tre società interessate, secondo le visure camerali, tra cui una che fa capo direttamente al leader dell’opposizione in Molise, Paolo Di Laura Frattura.L’imprenditore prestato alla politica che, qualche mese fa, ha messo in seria difficoltà il presidente-condannato (a un anno e sei mesi, in primo grado, per aver favorito uno dei figli) della Regione Molise, Angelo Michele Iorio. Rieletto per la terza volta. Per la vicenda elettorale bisognerà attendere la sentenza del Consiglio di Stato, dopo quella favorevole del Tar Molise. Ma questa è un’altra storia.
E’ importante tenere a mente il nome del primo firmatario del ricorso andato a buon fine: Mogavero Mariolga. Che ritroveremo in una delle società (la prima proponente) legata alla costruzione della centrale biomasse di Campochiaro. Meglio andare con ordine. Il 20 luglio del 2010 la società Gap Consulting srl “ha chiesto l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio, nella zona del Consorzio per lo sviluppo Industriale Campobasso-Bojano del Comune di Campochiaro, di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse”, si legge nella determina, “utilizzante biomassa legnosa ed assimilati”.
Partiamo dalla Gap Consulting srl. Dalla visura camerale, del 5 giugno 2012, si apprende che è stata costituita il 14 luglio del 2005, con un capitale sociale di 10 mila euro. La Gap è composta da altre due società, con pari quote: la Proter e la Civitas. Entrambe a responsabilità limitata. L’amministratore unico della Gap è Mogavero Mariolga, la prima firmataria del ricorso elettorale al Tar Molise. La Civitas e la Proter hanno altri due amministratori. Per la prima (costituita il 6 aprile del 2009) risulta essere l’ing. Di Domenico Luca, marito della Mogavero; mentre per la seconda (costituita il 1 giugno del 1991) è il capo dell’opposizione in consiglio regionale, Di Laura Frattura Paolo. Il 30 gennaio 2012 viene protocollata la richiesta dell’amministratore unico della società Gap Consulting (Mogavero Mariolga, già collaboratrice di Frattura) e dell’amministratore unico della società Civitas (Di Domenico Luca, marito della Mogavero). Per far subentrare la Civitas nel procedimento attivato da Gap. In poche parole, Gap cede gratuitamente a Civitas il progetto per la realizzazione dell’impianto di Campochiaro.
Potrebbe configurarsi la fattispecie di conflitto di interessi per il capo dell’opposizione Frattura? A questa domanda, i suoi colleghi di centro-sinistra, non hanno risposto. Non hanno saputo rispondere, non hanno voluto rispondere. Devono leggere prima le carte. Non ne so nulla – ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Michele Petraroia – non ho notizie. Prima dovrei vedere le carte. Sull’impianto specifico non ho nessun documento. Sono stato l’unico a mettermi contro la centrale ad olio vegetali a Trivento e Montefalcone. Il mio parere è scontato su questi argomenti. Se mi devo mettere a battibeccare con questi personaggi di nuova generazione, scelgo io il terreno”. Ma almeno siamo riusciti a strappare un parere sul tipo di impianto: “le centrali a biomasse sono semplicemente degli espedienti. Nascono per le biomasse e alla fine diventano potenziali destinatari, diciamo, di rifiuti”.Nemmeno Cristiano Di Pietro (consigliere regionale Idv) è a conoscenza dell’autorizzazione firmata il 4 maggio scorso dall’istruttore Giuseppina Baranello. “Non ho letto la determina. Mi serve il tempo per leggerla. Devo capire meglio, devo approfondire l’argomento. Se dovesse essere vera la notizia bisogna capire se Frattura è ancora socio. Se dovesse essere socio chiederemo spiegazioni di questa situazione. Devo capire come stanno le cose”. Che Frattura sia amministratore e socio unico della Proter srl è un dato di fatto. Altro dato di fatto, rinvenibile nelle visure camerali, è che la società di Frattura, insieme a quella dell’ing. Di Domenico, si trovano in un’unica società: la Gap Consulting srl (con l’amministratore Mogavero). La prima società proponente, sostituita dalla Civitas il 30 gennaio 2012. Tre mesi dopo le elezioni regionali (ottobre 2011) perse per pochi voti da Frattura. Abbiamo contattato proprio l’ing. Di Domenico: “con Gap abbiamo sviluppato l’idea progettuale. Però non bisogna personalizzare le società. Io ho una società, Paolo partecipa in Gap attraverso la Proter. Nell’ambito delle attività che fa Gap, fa anche sviluppo di progetti e qualche anno fa siamo partiti con un progetto di valorizzazione delle biomasse legnose”.Autorizzato lo scorso 4 maggio. “In questo progetto c’è l’impegno della Gap e della Civitas in termini di costruzione di idea progettuale e poi è stata portata avanti anche con tecnici esterni. In questo momento non c’è un impegno di Paolo Di Laura Frattura, che non ha interessi, in quanto Gap ha ceduto a Civitas il progetto”. Però la Proter, che fa capo a Paolo Di Laura Frattura, ha rapporti con Civitas, con una quota in Gap. “Si, ma Gap è in chiusura. Paolo (Frattura, ndr) si occupa di politica e io di rinnovabili, ognuno fa il suo mestiere. L’iniziativa è al 100% Civitas. Il tentativo di collegare Paolo Di Laura Frattura è una speculazione giornalistica. Ma il suo obiettivo qual è?”.
L’obiettivo è capire se il capo dell’opposizione molisana, Paolo Di Laura Frattura, ha interessi diretti o indiretti nel campo energetico. E lo abbiamo chiesto direttamente al leader del centro-sinistra in consiglio regionale. Siamo partiti dalle centrali a biomasse“in una logica organizzata sul territorio poteva essere una buona iniziativa considerando l’incentivo che c’era rispetto a queste centrali. E’ chiaro però che devono nascere sulla base dell’esigenze del territorio. Se diventano mere operazioni speculative, finalizzate esclusivamente all’importazione da altre Regioni o da altri Paesi di biomasse, è chiaro che non mi vede d’accordo”.
Lei conosce la società proponente, la Civitas srl?
Si, mi sono documentato. Conosco bene l’amministratore (l’ing. Luca Di Domenico, ndr).
E la Civitas srl, insieme alla Proter srl, formano la Gap Consulting srl.
Si, però la Gap Consulting è una società che verrà messa in liquidazione. La Civitas è subentrata alla Gap nell’iter autorizzativo. La Gap era nata come società di sviluppo.
Poi c’è un’altra società, la Proter srl. La conosce?
Come no, la Proter è una società di ingegneria che fa capo proprio a me.
Questo non è un conflitto di interessi?
In che senso?
Lei fa politica, è il capo dell’opposizione in consiglio regionale…
Un momento, è sufficiente vedere quando questo iter autorizzativo è partito, così si rende conto della data in cui è partito. Data nella quale non avevo nessun impegno politico di nessuna natura. Ci sono gli atti ufficiali, le cose si fanno con la tracciabilità, non si fanno con l’obiettivo di nascondere le questioni. Tenga presente, per dovere di cronaca, che io come professionista e come imprenditore il campo dell’energia l’ho sempre seguito. Sono stato un fermo assertore della bontà dell’iniziativa biomasse come fonte di energia. Ma se si dovesse considerare speculativa la mia posizione, di un lavoro di sviluppo prima che mi impegnassi politicamente, non mi sembra corrispondente al vero.
Lei ha conflitti di interessi?
Se fossi socio di Civitas le direi … comunque non lo sarebbe un conflitto di interessi. A scanso di equivoci, mi rendo conto che in una realtà come questa qualsiasi cosa può diventare un problema rispetto alle varie attività, le dico che non ci sono e anzi mi sono tirato completamente fuori da questa situazione. In questo momento mi sto impegnando in politica e se considera le mie attività imprenditoriali non hanno nessun punto di contatto con la politica. Nella conferenza di servizio non c’è un politico che interviene. Sentite i tecnici e vedete se io mi sono permesso di parlare con uno solo di loro.
I suoi affari nell’energia sono distanti dalla sua attività politica?
Le garantisco che non ho nessun interesse né diretto né indiretto nelle attività imprenditoriali che hanno a che fare con l’energia. Le uniche attività imprenditoriali dal valore aggiunto certo.
Nelle visure camerali ci sono queste due società e una fa capo a lei…
Paolo Di Laura Frattura è socio di Proter, Proter è socia di due società: una è Civitas e l’altra è una società immobiliare. Civitas è socia di Gap. Gap è una società che fa consulenza, fa promozione. Proter è socia di Civitas.
Il proponente per questa autorizzazione è Civitas.
Inizialmente il proponente è Gap, dopodiché Gap cede le sue attività con atto trascritto a costo zero. Gap si chiama fuori e Civitas porta avanti la sua iniziativa e ottiene l’autorizzazione unica. Penso che farà imprenditorialmente quello che ritiene giusto.
Lei non ha alcun tipo di interesse nella costruzione di questa Centrale a biomasse?
Assolutamente no. Il giorno in cui dovessi rilevare delle quote di Citivas o di altra società impegnata stia tranquillo che lo farei sapere con la massima trasparenza. Se faccio politica, purtroppo, non posso continuare a fare l’imprenditore.
Quindi lei, oggi, fa solo politica?
Ho iniziative imprenditoriali legate al settore immobiliare privato.
Se fosse vera una cosa del genere…
Le dico di più, per dovere di cronaca. Un’altra iniziativa che avevo seguito, sempre in ambito di lavorazione di questo tipo, era un impianto di biodiesel a Termoli.
Se fosse reale il suo coinvolgimento nella costruzione di questa centrale…
Sarebbe un fatto gravissimo.
In questo modo si conclude l’intervista all’imprenditore, prestato alla politica, Paolo Di Laura Frattura. Che continua ad avere interessi, come ha affermato, nell’imprenditoria locale. Il centro-sinistra molisano ha bisogno di imprenditori per vincere le elezioni? Siamo in presenza di un conflitto di interessi? Perché dal 4 maggio scorso nessuno ha sollevato il caso? Frattura ha mai avvisato i suoi colleghi dei suoi affari? Diversi consiglieri di centro-sinistra (Petraroia, Di Pietro e Romano) sono rimasti a bocca aperta. “Sono cose che non passano in consiglio”, ma sulla testa dei cittadini si. Queste notizie non sono apparse su nessun organo di informazione regionale. Chi fa il cane da guardia e chi il cane da compagnia in Molise? Nessuno dice niente e nessuno sa niente.
Bisogna registrare anche un altro fatto accaduto in consiglio regionale qualche giorno fa. Sulla delibera per il concordato preventivo sullo Zuccherificio c’è stato un passaggio sul quale si è divisa l’opposizione. L’argomento era la tassativa esclusione di ogni ipotesi di riconversione energetica dello stabilimento a biomasse, a biogas o a turbogas. L’emendamento, che prevedeva la tassativa esclusione, è stato bocciato dalla maggioranza in consiglio e il centro-sinistra (tranne pochi consiglieri) ha votato a favore della delibera che prevede la non esclusione della riconversione. Sul tema dell’energia e sul tema dell’ambiente non sembra esserci una sensibilità diversa tra una parte del centro-sinistra e il centro-destra. Come dimostrano molti casi, queste centrali nascono con buoni propositi e poi diventano inceneritori. Il Molise correrà questo rischio? Le centrali a biomasse sono sempre utili all’ambiente e all’economia? I cittadini di quella zona sono stati coinvolti? Se l’opposizione molisana è presente, batta un colpo. Questo è il momento.
da L’INDRO.IT di lunedì 2 Luglio 2012, ore 19:28
LA REPLICA DI PAOLO DI LAURA FRATTURA SU FACEBOOK (4 luglio 2012, ore 19)
“Dal giorno in cui ho deciso di partecipare alle Primarie per l’individuazione del candidato presidente del centrosinistra, è iniziata la caccia allo scoop … ultima di una lunga ed inutile serie la questione attinente l’impianto di biomasse da realizzarsi a Campochiaro … per questo motivo, con la forza degli atti pubblici, ritengo di dover replicare alle recenti indiscrezioni giornalistiche con la trasparenza: la documentazione evidenzia la cessione a titolo gratuito – effettuata dalla Gap Consulting alla Civitas srl – dell’intera procedura relativa all’iter autorizzativo dell’impianto di Campochiaro. L’atto è datato 28 gennaio 2012. Per completezza delle informazioni, è possibile anche visionare gli assetti societari della Civitas, della Proter e della Gap. Per qualsiasi delucidazione, come sapete, sono sempre a disposizione”.
LA MIA RISPOSTA SU FACEBOOK (4 luglio 2012, ore 19.15)
“Avevo già letto questa risposta, ma (per me) non spiega nulla… Ho riportato semplicemente i fatti (che in questa Regione vengono magistralmente sostituiti dalle opinioni, anche di molti colleghi ‘passacarte’ e ‘trombettieri’ del potere) e ho posto un interrogativo. Questo è il mio dovere di giornalista. Fare il cane da guardia del potere, anche se molti preferiscono fare i cani da compagnia o da riporto… Il dovere di un politico è spiegare, soprattutto se il politico ha interessi nell’imprenditoria locale. Per gli assetti societari basta leggere l’articolo. La cosa grave, a mio avviso, è che su questo tema nessuno ha niente da dire. Posso garantire una cosa: non c’è nessuna caccia allo “scoop” (almeno per come intendo io questo mestiere). Faccio mie le parole di V. Cuoco: ‘Scrivo per i miei concittadini, che non debbo, che non posso ingannare’. In poche parole: cerco di fare il mio dovere, senza guardare in faccia a nessuno!”.
LA CONTROREPLICA DI PAOLO DI LAURA FRATTURA, SEMPRE, SU FACEBOOK (4 luglio 2012, ore 19.20)
“Capisco ma come si fa a dire che io sarei socio di Civitas? I fatti riportati semplicemente dovrebbero essere fedelmente veritieri, tutto qui. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, disponibile su tutte le questioni, personali, professionali, imprenditoriali e politiche, convinto come sono, mi perdonerà la presunzione, di aver agito sempre in buona fede, senza mai utilizzare situazioni di privilegio per ottenere risultati non meritati. 
Per dovere di cronaca devo però aggiungere che non condivido la comunicazione del “sospetto” su fantomatiche ipotesi di riconversione energetica dello zuccherificio sulle quali sarebbe fondato il voto di una parte del centro-sinistra, come non credo sia giusto parlare di una diversa sensibilità sui temi dell’energia e dell’ambiente senza mai aver avuto la possibilità di confrontarsi. Mi auguro, se le farà piacere, di incontrarla presto così da poter scambiare qualche idea, de visu”.
LA MIA CONTRORISPOSTA, SEMPRE, SU FACEBOOK (4 luglio 2012, 19.30)
“Basta leggere con attenzione il pezzo… non ho scritto da nessuna parte che lei è socio di Civitas! Nell’intervista, registrata, lei afferma che “Proter (la sua società) è socia di Civitas”. E ho riportato, come da visure camerali, che Gap Consulting srl è composta da Civitas srl e Proter srl. Nulla di più. Ripeto: non metto in dubbio la sua buona fede, ho semplicemente riportato dei fatti e posto un interrogativo. Sentendo, telefonicamente, anche i vari protagonisti. Lei parla di “comunicazione del sospetto” …ho semplicemente raccontato quello che è accaduto in consiglio regionale. Ho scritto il falso? Ho ‘diffamato’ qualcuno? Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità! Sono aperto al confronto con tutti, anche ‘de visu’ “.


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